Fauna
Un mondo dove la natura sembra essersi impegnata oltre ogni limite
La fauna selvatica è un patrimonio importante per la conca di Bardonecchia: alcune specie risiedono qui da sempre, altre sono arrivate in tempi recenti ed alcune sono state introdotte dall’uomo.
Gli animali selvatici popolano le vallate, i boschi, le praterie e i versanti scoscesi delle montagne ed il cielo è ricco di vita
Gli ungulati, animali erbivori, che spesso si incontrano durante le escursioni
Il cervo
Il capriolo
Il camoscio
Altri animali che frequentemente troviamo nella conca di Bardonecchia
La volpe
La marmotta
Il lupo
Scomparso per diversi anni, per la caccia indiscriminata e per l’esiguità delle sue prede, questo magnifico carnivoro è ritornato dagli anni ’70 nella nostra valle proveniente dall’Appennino . La sua espansione territoriale è un fenomeno completamente naturale, in nessuna area d’Europa sono stati attuati programmi di reintroduzione o traslocazione di lupi. Specie protetta dal 1972, è difficile da vedere perché teme l’uomo e cerca di evitarlo e non rappresenta un pericolo per la specie umana: le sue prede naturali sono caprioli e cervi, presenti in quantità sul territorio ed occasionalmente il lupo può creare danni agli allevamenti di pecore se non sono difesi dai cani anti lupo.
Per saperne di più sul lupo: www.parchialpicozie.it / www.lifewolfalps.eu
La vipera
Nei boschi sono presenti…
Altri animali che frequentemente troviamo nella conca di Bardonecchia
La volpe
La marmotta
Il lupo
Scomparso per diversi anni, per la caccia indiscriminata e per l’esiguità delle sue prede, questo magnifico carnivoro è ritornato dagli anni ’70 nella nostra valle proveniente dall’Appennino . La sua espansione territoriale è un fenomeno completamente naturale, in nessuna area d’Europa sono stati attuati programmi di reintroduzione o traslocazione di lupi. Specie protetta dal 1972, è difficile da vedere perché teme l’uomo e cerca di evitarlo e non rappresenta un pericolo per la specie umana: le sue prede naturali sono caprioli e cervi, presenti in quantità sul territorio ed occasionalmente il lupo può creare danni agli allevamenti di pecore se non sono difesi dai cani anti lupo.
Per saperne di più sul lupo: www.parchialpicozie.it / www.lifewolfalps.eu
La vipera
Nei boschi sono presenti…
Nei cieli della conca di Bardonecchia
L’aquila reale e gli altri rapaci
Con un’apertura alare di oltre 2 metri, questo rapace diurno grande e maestoso vive e si riproduce sulle montagne della conca di Bardonecchia. I siti di nidificazione sono le pareti rocciose dai 1000 ai 2300 metri, a metà marzo vengono deposte a distanza di 3-5 giorni due/tre uova e la cova dura 45 giorni. Il colore dell’adulto è bruno scuro uniforme con la nuca dorata, i giovani invece presentano evidenti macchie bianche che vanno scomparendo con gli anni. Presente nei nostri cieli da sempre, ha rischiato l’estinzione parecchi anni fa ma ora il suo numero è in aumento grazie al divieto assoluto di caccia di questo magnifico rapace. Durante il volo le ali sono tenute a forma di V molto aperta e potrebbe essere confusa con la POIANA, che ha le ali e la coda meno allungate ed il capo meno sporgente. Un trucco per distinguerle è scrutare la coda: nella poiana è generalmente aperta a ventaglio mentre nell’aquila è rettangolare e più stretta.
Negli ultimi anni è ricomparso anche il GIPETO, detto avvoltoio degli agnelli, che in passato è stato perseguitato fino all’estinzione. La coda è pronunciata e possiede ali lunghissime a forma di cuneo, l’apertura alare raggiunge i 282 cm. e l’adulto può superare il metro di lunghezza. Il giovane ha un piumaggio bruno uniforme mentre l’adulto ha il ventre chiaro che appare spesso colorato di rosso per l’abitudine di fare bagni di terra rossastra. Caratteristica inconfondibile è la presenza delle barbe, due ciuffi di penne filiformi che pendono ai lati del becco. Il suo ambiente sono montagne selvagge con pareti e dirupi adatti alla nidificazione e sceglie il territorio maggiormente frequentato da greggi e da ungulati selvatici; come tutti gli avvoltoi il gipeto è necrofago e si ciba di carcasse di animali frantumandone le ossa prima di ingerirle.
Tra i rapaci diurni sono presenti anche il biancone, il gheppio, l’astore, lo sparviere.