Evento per richiamare l’attenzione su chi vive e lavora in montagna al tempo del COVID-19

Bardonecchia, raccogliendo la proposta di Marco Di Marco, scrittore e giornalista, direttore del mensile Sciare Magazine, venerdì 5 febbraio alle 10.00, al pari di tutte le stazioni sciistiche dell’arco alpino ed appenninico, in sintonia con UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, per un minuto farà suonare le campane delle sue chiese, allo scopo di richiamare l’attenzione di tutti sul difficile momento di chi vive e lavora in montagna, ai tempi della diffusione delle emergenze sanitaria, sociale ed economica, generata dalla pandemia COVID-19 e delle diverse norme volte a contenerne la diffusione.

L’Amministrazione Comunale di Bardonecchia, la “Perla delle Alpi”,  ha aderito all’evento organizzando, in collaborazione con le varie componenti socio-economiche territoriali, per venerdì in concomitanza con il suono delle campane, sul sagrato della Chiesa Parrocchiale di Sant’Ippolito, un evento (simile ad un flash mob) con protagonisti i rappresentanti dei maestri delle varie discipline alpine, dei commercianti, dei negozianti, degli albergatori, dei vertici e degli uomini e donne della Colomion Spa, società che gestisce impianti e piste del comprensorio sciistico, i professionisti del mondo della neve e dell’indotto, a fianco, ma a debita distanza, si esibiranno in una dinamica e simpatica azione comune.

“Abbiamo deciso di buon grado di aderire all’evento dal forte valore simbolico – sostiene Francesco Avato, il sindaco di Bardonecchia – sicuramento un importante momento solidale. Più che diffondere proclami, rimaniamo in attesa di notizie positive, che invertano l’attuale situazione molto difficile un po’ per tutti coloro che vivono e lavorano in montagna. Il tutto si svolgerà nel pieno rispetto delle norme volte a contenere la diffusione della pandemia, ad iniziare dalla scrupolosa osservanza delle numerose norme anti COVID-19”.

“Lo scopo primario – chiarisce Marco Di Marco, ispiratore dell’evento- è quello di dare un segnale di montagna unita e compatta in un periodo in cui gli enormi problemi che la coinvolgono, uno su tutti la chiusura ai turisti degli impianti di risalita – stanno finendo dentro ad un cassetto per essere dimenticati. L’evento non ha colori politici appartiene solo e soltanto alle nostre montagne bianche e non vuole essere assolutamente un lamento, bensì semplicemente un segnale di richiamo a non dimenticarsi della montagna che deve rimanere assolutamente tra gli argomenti di attualità a tutti i livelli, alla vigilia dei Campionati Mondiali di sci alpino”.

Chi lo ritiene può condividere foto e video sui social con l’hastag #PerChiSuonaLaMontagna