Il borgo di Bardonecchia ospita il primo festival dedicato alla letteratura noir organizzato in collaborazione con l’associazione torinese Torinoir.
Tra i grandi ospiti Antonio Manzini, autore del personaggio Rocchio Schiavone, soggetto di una fiction su Rai2.
Molto variegato il programma caratterizzato da tavole rotonde, spazi temporali all’editoria in generale, alle case editrici, all’editoria in rosa, il cui futuro non pare, però molto roseo, dalla presentazione di nuovi libri, da dibattiti, a tratti accalorati, da incontri con il pubblico adulto, con gli studenti delle scuole medie superiori di Oulx e di Bardonecchia, invitati a scrivere e cimentarsi con il variegato e irto di ostacoli mondo editoriale, con i più piccoli lettori, dalla presentazione delle opere a tema noir/giallo di due giovani giovani scrittori piemontesi: il valsusino Matteo Poletti ed il biellese Fabio Girelli.
Ai numerosi e significativi momenti culturali si sono alternati apprezzati aperitivi in noir, spettacoli teatrali e musicali, pittoresche e suggestive cene e letture in quota, a cura degli attori dell’Accademia dei Folli di Torino, a Rochemolles, in un ristorante tipico e in rifugio, in Valle Stretta.
Apprezzata da molti la possibilità di acquistare all’ingresso del Palazzo delle Feste libri a tema Noir.
L’evento dopo un inizio in sordina, con un esiguo numero di spettatori, è numericamente cresciuto molto nel fine settimana, in particolare sabato pomeriggio e domenica mattina quando sul palco del Palazzo delle Feste, sono saliti, introdotti ed intervistati da Beppe Gandolfo e da Patrizia Durante, due autori molto noti al grande pubblico: Antonio Manzini, camaleontico ed apprezzato attore e scrittore romano e Bruno Gambarotta, polivalente e simpatico scrittore e uomo maturo di spettacolo, memoria storica piemontese, che hanno calamitato per più di un’ora l’attenzione dei presenti, molto dai quali hanno colto la ghiotta occasione per farsi autografare, con tanto di dedica, i loro libri.
“Noi siamo all’anno zero per quanto riguarda il genere Noir, sostiene Francesco Avato, sindaco di Bardonecchia. La scelta di organizzare un evento culturale così importante, a metà settembre, in coda all’alta stagione estiva, è stato sicuramente un piccolo azzardo dettato, in particolare, dalla volontà di allungare l’offerta turistica. La popolazione e i turisti hanno, tutto sommato, apprezzato i nostri sforzi, le tematiche, gli autori e le location. Siamo dunque soddisfatti della scelta, pronti ad organizzare, con le dovute modifiche, suggerimenti, collaborazioni ed integrazioni la prossima edizione. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita del Festival. Arrivederci.”
Tutti a casa, contenti, sorridenti, stanchi ma soddisfatti non prima, però, di aver posato per la tradizionale e ben augurante, che potrebbe divenire “storica”, foto di gruppo con accumunati, Beppe Gandolfo, giornalista televisivo, Giorgio Ballario, presidente, Rocco Ballacchini, vice e segretario tutto fare, Patrizia Durante, amministratrice, alcuni degli undici scrittori di Torinoir, Maurizio Blini, Luca Rinarelli, Enrico Pandiani, Massimo Tallone e gli Amministratori Comunali di Bardonecchia, Francesco Avato, Chiara Rossetti, vice sindaco, Carola Scanavino, Assessore alla Programmazione in Ambito Turistico e agli Eventi Culturali e Piera Marchello, Assessore alle Politiche Sociali e ai Trasporti, che hanno creduto e si sono adoperate per la realizzazione di questo evento culturale di fine estate, organizzato nella Conca di Bardonecchia, Alta Valle di Susa.
