Domenica 8 agosto la Città di Bardonecchia ha conferito ufficialmente la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto-Medaglia d’oro al Valor Militare, tumulato all’Altare della Patria di Roma, dove idealmente sono sepolte le vittime di tutte le guerre, nel 1921.

La giornata è iniziata con la Santa Messa officiata dal parroco del capoluogo don Franco Tonda,  allietata dal coro parrocchiale e celebrata davanti alla folta rappresentanza delle autorità civili e militari e dell’associazioni operanti sul territorio.

Il prelato ha sottolineato che durante la Prima Guerra Mondiale cinquantacinque cittadini di Bardonecchia sono deceduti, a cui vanno aggiunti nove dispersi, compreso il nonno  di Maria Bellet, nominata madrina della cerimonia,  tratteggiando la storia della tomba del Milite Ignoto e concluso la sua toccante omelia con un chiaro richiamo a trarre utili insegnamenti dalle carneficine provocate dalle guerre.

A seguire i convenuti in sfilata hanno raggiunto Parco Vittorio Veneto, dove il tenente colonnello d’artiglieria Gianpaolo Sioni,  comandante della Base Logistico Addestrativa, ha coordinato la celebrazione, caratterizzata dagli onori al gonfalone comunale, dall’alzabandiera, dalla deposizione di una corona d’alloro in onore dei caduti portata da due graduati in divisa d’epoca, dalla benedizione e dall’inaugurazione del cippo a ricordo del Milite Ignoto e dal discorso ufficiale di Francesco Avato, sindaco di Bardonecchia.

Il primo cittadino ha sottolineato il valore di questa celebrazione, fortemente voluta dalla Civica Amministrazione e resa possibile grazie alla collaborazione con la Base Logistica Addestrativa di viale Bramafam, ringraziato le autorità e i tanti presenti alla manifestazione.

La chiusura della semplice e a tratti commovente cerimonia è stata affidata al “Cit Brass Quintet”, quintetto di ottoni composto da giovani studenti torinesi, che ha intrattenuto i presenti con alcune aree classiche.

La commemorazione si è conclusa nel tardo pomeriggio al Palazzo delle Feste con una conferenza a cura dell’Associazione Monte Chaberton-515a Batteria Guardia alla Frontiera, presieduta da Davide Corona, sulla Prima Guerra Mondiale, tenuta dallo storico e scrittore Mauro Minola che ha ripercorso il lungo, lento e partecipato viaggio che ha portato la bara del Milite Ignoto da Aquilea a Roma.