La chiesa di Sant’Ippolito, gremita da parrocchiani e turisti, ha ospitato martedì 9 agosto la conferenza “La parrocchia di Bardonecchia nella storia del Traforo ferroviario del Frejus”, incontro culturale presentato da don Franco Tonda, parroco del capoluogo, introdotto da Marco Albera, che ha rimarcato l’importanza storica di “Bardonecchia e le sue Frazioni”, il bollettino parrocchiale, degli archivi e documenti parrocchiali.
Antonella Filippi, ricercatrice e scrittrice, ha illustrato “I meriti di don Giuseppe Vachet nell’impresa del Traforo del Frejus” intraprendente e innovativo parroco giramondo ai tempi dello scavo, nato nel 1794 e, dopo 40 anni di apostolato a Bardonecchia, tragicamente scomparso nel 1864, senza vedere l’inaugurazione del Traforo, prelato innovatore che ha fornito un apporto fondamentale alla modernizzazione di Bardonecchia e delle sue frazioni.
Walter Re, autorevole ricercatore bardonecchiese, più volte conferenziere protagonista degli incontri culturali organizzati dall’Amministrazione Comunale per festeggiare i 150 anni del Traforo del Frejus, ha illustrato le tappe della realizzazione de “La Cappella dei Villeggianti, intitolata a Maria Assunta”, sita in via Sommeiller.
Il parroco ha quindi celebrato la santa messa in suffragio dei dirigenti, maestranze e operai defunti durante lo scavo ed insieme a Chiara Rossetti, sindaco di Bardonecchia, hanno scoperto la lapide posta dalla parrocchia nel 150° Anniversario Settembre 1971-2021 in memoria di alcuni dei protagonisti dell’impresa avveniristica per i tempi, ospitati nella casa parrocchiale.
Chiara Rossetti durante la semplice cerimonia ha detto di volersi adoperare di concerto con i colleghi amministratori, per realizzare uno specifico percorso didattico commemorativo volto a testimoniare l’importanza dell’apertura al traffico del Traforo del Frejus per la Conca di Bardonecchia e ha detto che l’infaticabile e proficuo operato di don Vachet deve rappresentare “… un monito per continuare a lavorare per il progresso al servizio dei nostri cittadini e per continuare la proficua storica collaborazione che c’è tra l’Amministrazione Comunale e la nostra Chiesa…”.
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