La settimana dall’ 8 al 14 luglio, ed in particolare sabato 13 e domenica 14, si sono svolti, in ottime condizioni atmosferiche, nella Conca di Bardonecchia, numerosi eventi che hanno coinvolto ed interessato i residenti e molti turisti italiani e stranieri.
Sabato pomeriggio si è disputato a Campo Smith il XX° Memorial Marco Germanetto di marcia alpina a staffetta di un’ora, ben organizzata dall’Atletica Susa Adriano Aschieris, in collaborazione con la Pro Loco, la Colomion spa, il Consorzio Turistico Bardonecchia e il Comune di Bardonecchia. Primi a cimentarsi lungo un percorso di 1350 metri ricavato nell’area di Campo Smith, sono stati cento giovanissimi, che hanno fatto da apripista alla gara, che ha allineato in partenza un qualificato lotto di atleti e atlete della marcia alpina e campioni di altri sport di montagna, come il valsusino Matteo Eydallin, mondiali di sci alpinismo e il valdostano Davide Pellegrino, argento olimpico di sci nordico di fondo, qui vincitore con il cugino Xavier Chevrier, bronzo ai recenti Europei di corsa in montagna. In campo femminile affermazione per la giovanissima azzurra valsusina Alessia Scaini, fresca campionessa europea assoluta a Zermatt in coppia con Lorenza Beccaria e tra le staffette miste vittoria per Irene Aschieris e Andrea Grandis, campione italiano juniores degli 800 metri.
Risultati staffette:
Femminile: 1) Alessia Scaini / Lorenza Beccaria 12 giri in 1h02’23” – 2) Miriana Ramat / Serena Pollazzon 11 giri in 1h04’58” – 3) Martina Traversa / Silvia Sibille 9 giri in 1h05’10”
Maschile: 1) Federico Pellegrino / Xavier Chevrier 14 giri in 1h01’25” – 2) Bernard Dematteis / Henri Aymonod 14 giri in 1h01’52” – 3) Nicolò Buti / Andrea Vair 13 giri in 1h01’42” – 4) Claudio Alberto / Paolo Alberto 13 giri in 1h05’06” – 5) Matteo Grandis / Dario Natale 12 giri in 1h01’04”
Miste: 1) Irene Aschieris / Andrea Grandis 12 giri in 1h02’23” – 2) Giorgia Cappuccio / Alberto Manzo 11 giri in 1h05’01” – 3) Sueli Amprimo / Davide Chevrier 10 giri in 1h03’37”
Al Palazzo delle Feste, sala Giolitti, alle ore 18.00, a cura di Missioni Don Bosco Valdocco ONLUS e di Volontario internazionale per lo sviluppo (VIS), nell’ambito del progetto Stop alla tratta, anteprima della mostra “A casa di chi resta”, al Palazzo delle Feste dal 19 agosto al 30 settembre, c’è stata la lettura teatrale, tratta dall’omonimo libro del torinese Fabio Geda, “Nel mare ci sono i coccodrilli”. L’intensa e travagliata descrizione del viaggio dall’Afghanistan in Italia, attraversando l’Iran, la Turhia e la Grecia, del giovane Enalatollah. E’ seguita nell’attigua terrazza, alla presenza di Piera Marchello, assessore alle politiche sociali, accompagnata dai mediatori culturali, operanti a Bardonecchia, la degustazione di quattro vini eroici, ottenuti da vigneti di montagna che fanno molta fatica a mettere radici, abbinati ad altrettante storie di emigranti,
Domenica 14 si è svolta per tutto il giorno, lungo la centrale via Medail la seconda edizione di Flor Estate, mostra mercato florovivaistica, giornata di fiori, foglie e bellezza, con alcuni laboratori per i più piccoli, che ha goduto del consenso di un notevole numero di persone appassionate dei fiori e delle variegate composizioni floreali. Nel tardo pomeriggio Carola Scanavino, a nome della civica amministrazione, ha colto l’occasione per premiare i vincitori del Concorso “Bardonecchia fiorita 2019: finestre, balconi e vetrine fiorite”, al quale hanno aderito diciassette bardonecchiesi: 8 alla sezione balconi fioriti, vinta da Sereno Tiziana del Borgo Vecchio e 9 a quella delle vetrine fiorite, appannaggio del Bar Obelix, sito in piazza Europa, di fronte alla Stazione ferroviaria.
In tarda mattinata al Palazzo delle Feste alla presenza di Chiara Rossetti, vicesindaco e di Carola Scanavino, assessore alla Programmazione attività in ambito turistico ed eventi culturali, è stata inaugurata la mostra di Eugenio Bolley “Alberi mobili, innesti e minatori smeraldini”, ultima fatica, in ordine di tempo dell’estemporaneo artista che da tempo ha lasciato la città per vivere e lavorare a Bardonecchia, a stretto contatto con la natura e l’ispiratrice fede religiosa. Dopo l’introduzione di Carola Scanavino hanno preso la parola Andrea Maria Ludovici, pittore, scultore, scrittore, archivista e storico dell’arte e Roberto Canu, già Assessore comunale alla Cultura, che hanno tratteggiato l’artista ed evidenziato l’originalità delle opere esposte e visitabili sino al 15 agosto e più in generale l’apporto culturale e artistico di Bolley.
Alle ore 18.00, in una gremita sala Giolitti del Palazzo delle Feste ha preso il via “Musica d’Estate 2019”, ricco cartellone quotidiano comprendente trenata concerti, masterclass e stage di perfezionamento nell’uso degli strumenti di musica classica, organizzati dall’Accademia di Musica Pinerolo, programmati sino a fine mese in diverse sedi cittadine. In programma il Concerto n. 1163, del pluripremiato pianista e maestro Pietro De Maria, dal molto variegato repertorio, da Bach a Ligesti, con particolare riferimento a Chopin, che domenica ha calamitato l’attenzione del pubblico, che l’ha applaudito più volte, con brani di Ludwing van Beethoven e Fryderyk Chopin, debitamente introdotti e commentati.
Sono inoltre terminati questo fine settimana i quattro Camp Estivi del Torino Football Club, settimanali, tenuti, sotto la responsabilità di Silvano Benedetti, dagli allenatori delle squadre giovanili del Toro, da Ermanno Demaria, responsabile del Campus di Bardonecchia e dal valsusino Silvio Gonella allenatore specifico dei portieri, rivolti a giovani calciatori italiani in età compresa tra i 7 e 16 anni, molti dei quali con i genitori al seguiti, alloggiati al Villaggio Olimpico e impegnati sul campo in erba naturale di via Ceresa.
Conclusi positivamente, con un aumento di partecipanti del 20% rispetto alla passata edizione, anche i Corsi del Centro Estivo FIT, tenuti, per il secondo anno consecutivo, da maestri federali, sotto la responsabilità tecnica di Sergio Galetto e Fulvio Priotti, sui sei campi da tennis regolamentari, quattro in terra rosa e due in erba sintetica, del Tennis Club Chamois, frequentati, in quattro settimane da quattrocento giovani tennisti provenienti da tutta Italia, molti dei quali con i genitori e famigliari al seguito.
Foto di Gian Spagnolo